La respirazione e il genitore consapevole
Secondo antiche espressioni, il mestiere più difficile del mondo è fare il genitore.
In effetti, spesso si tratta di un compito da svolgere senza l’ausilio di punti di riferimento precisi.
Essere genitori consapevoli è un compito ancor più impegnativo.
A tal fine, è di fondamentale importanza coltivare una certa dimestichezza con quella che forse rappresenta l’attività più naturale che esista, sia nei momenti di tranquillità sia in quelli più frenetici della giornata: il nostro respiro.
Il nostro respiro è sempre presente, fluido, legato alla vita e, quindi, al nostro corpo e alle nostre emozioni.
La mente, durante il respiro, vaga tra il passato, il presente e il futuro, dando luogo a sentimenti diversi e contrastanti.
Con una pratica costante possiamo sviluppare un rapporto speciale con il nostro respiro.
In tal modo, la consapevolezza si estenderà a tutte le attività che svolgiamo.
Raggiungere la consapevolezza del respiro significa vivere il momento presente nel qui e ora.
Diventare consapevoli significa illuminare il momento presente e “viverlo” in modo profondo, con chiarezza.
Essere genitori consapevoli, in particolare, significa essere in grado di svolgere qualsiasi attività con il proprio bambino in modo completo, essendo presenti nel qui e ora.
Portare la consapevolezza in ogni momento della nostra vita significa respirare… e cambiare un pannolino… respirare e… giocare con il proprio piccolo…
Articolo a cura della
Dott.ssa Federica Buffoni
Psicologa e psicoterapeuta a Roma Parioli
