L’autostima è l’atteggiamento che ognuno di noi ha nei confronti di se stesso.
Essa è formata dai seguenti tre aspetti:
La persona dotata di una buona autostima è quella che è in grado di riconoscere sia i propri pregi sia i propri difetti, confidando nella possibilità di migliorare.
Le persone particolarmente autocritiche o quelle che tendono a sopravvalutarsi sono, invece, caratterizzate da una bassa autostima e risultano maggiormente vulnerabili rispetto a paure e fobie, problemi interpersonali, ansia, dipendenza dal giudizio altrui e depressione.
Ecco tre modalità:
Sin da quando eravamo piccoli, la società, la famiglia e i mass media ci hanno abituati a porre attenzione all’errore più che agli aspetti positivi e questo ci ha portato, con l’andare del tempo, a non provare apprezzamento per i nostri talenti, qualità, successi.
Accettare significa anche farsi carico di emozioni negative, quali ansia, insicurezza, dolore, rabbia.
Provare queste emozioni e sentirsi in colpa è il miglior percorso per coltivare una bassa autostima. Accettare qualsiasi nostra emozione significa, invece, accettare noi stessi in tutte le nostre sfaccettature.
Quanti accettano i propri errori, le proprie debolezze, i propri limiti e i propri fallimenti apprendono più degli altri a far fronte in maniera positiva a eventi traumatici e riescono a riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà: in una parola, sono più resilienti.
Accettare se stessi è fondamentale per una crescita personale.
Provare affetto per se stessi significa saper accettare anche gli errori degli altri ed essere più comprensivi.
Accettare di avere pensieri negativi e acquisire la consapevolezza che essi sono la diretta causa di emozioni negative e sensazioni fisiche negative può far sì che il dialogo interno diventi positivo.
Occorre, pertanto, imparare a sostituire i pensieri negativi con quelli positivi, attraverso l’acquisizione di un dialogo interno positivo.
Porre attenzione ai nostri bisogni significa essere in grado di assumersi la responsabilità di andare eventualmente controcorrente, fermo il rispetto per i diritti altrui.
Articolo a cura della
Dott.ssa Federica Buffoni
Psicologa e psicoterapeuta a Roma Parioli
Dott.ssa Federica Buffoni
Psicologa e Psicoterapeuta a Roma
P.I. 04305560262
Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Veneto n. 6373 Sezione A
Laurea in psicologia
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